CARA [mia] PELLE DIMENTICATA
di Francesca Cristin
” Conoscendo il precedente lavoro di Francesca sulla ricerca e la conoscenza del suo corpo e perciò della sua intimità, non appare discordante bensì collegata ed armonica la continuità di attenzione sulla pelle del corpo, questa volta delle altre donne. Il suo sguardo si allarga, esce dall’autoritratto e dall’autoanalisi, osservando prima e mostrando poi, parti di donne che hanno avuto ed hanno un filo con la sua esistenza. Attraverso tale sguardo, posato su lembi di pelle che ogni donna ha scelto di mostrare e lei ha fotografato con tatto e discrezione, ha elaborato un punto di osservazione delle forme ma anche dell’intimità di ognuna, continuando in fondo un’analisi di se stessa.
Chiedendo ad ognuna di noi di liberare una parte che sentiamo in modo particolare o che semplicemente ci piace, ha ricevuto con generosità immagini, scritti, suoni. Ma ha anche donato a ciascuna di noi, poichè nel mostrarci ci siamo conosciute meglio, ci siamo interrogate e le risposte date a lei sono diventate scambio. Ci è stato restituito qualcosa di prezioso, un dono a lei, si è trasformato anche in un dono a noi stesse.
Rimane sua l’interpretazione dell’insieme, di quanto ha raccolto con il suo lavoro, a chi vedrà, invece, la sensibilità e l’interesse di comprendere un po’ più a fondo. “
Laura Modolo
Trieste, 23 luglio 2015
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO – 22 novembre 2015 – Trieste
All’interno degli eventi organizzati dal circolo Etnoblog di Trieste, in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne; domenica 22 novembre ho avuto il piacere di presentare il mio progetto fotografico: “ CARA [mia]PELLE DIMENTICATA”.
https://www.facebook.com/events/1480053705657136/
INSTALLAZIONE presso circolo ETNOBLOG di Trieste. Foto di Lorenzo Schiff.
IL PROGETTO.
Il progetto nasce nel marzo del 2014 con il desiderio di rendere omaggio a tutte le donne, indagando attraverso la macchina fotografica, l’intimo dialogo con il loro (nostro) corpo spesso dimenticato. Ho invitato personalmente molte donne tra le mie più care conoscenze a partecipare e grazie a loro ho potuto dare vita a quella che un tempo era solo un idea.
Attualmente le donne che hanno aderito sono più di 20 ed è un numero in continua crescita. Le mie immagini racchiudono questo prezioso scambio; le loro confidenze, i loro racconti, ma anche i lunghi silenzi, le pause ed i caffè sorseggiati assieme. I molti sogni ed i loro sorrisi.
Il progetto è nato per evolversi ed accogliere donne di varie età, provenienza, religione, etnia cercando di tracciare una “mappa di pelle dimenticata” delle donne, di tutte le donne.
La fotografia, a mio parere, ci permette di entrare in empatia con noi stesse, con ogni più intimo angolo del nostro corpo e della nostra pelle-anima. Riesce a fare emergere e meravigliosamente portare alla luce sotto forma di immagine delicata, i nostri più vividi sogni, le nostre speranze, la nostra arte.
Montaggio audio a cura di Livio Caenazzo – http://vitrea.org/
LEGGI. ASCOLTA. GUARDA.
LEGGI.
“CARA [ MIA ] PELLE DIMENTICATA Il progetto nasce dal desiderio di spostare l’attenzione su alcune parti del corpo femminile prese singolarmente, così da comporre un grande insieme di ritratti di donne. Il corpo delle donne, infatti, è anche la pelle. La loro pelle abitata e, troppo spesso, dimenticata. Qual è, quindi, quel frammento di corpo che le rappresenta? Qual è il pezzo (la superficie?) nascosto di pelle che nessuno ha mai realmente valorizzato? O che loro stesse, forse, mai hanno considerato? Qualunque essa sia, amata o detestata, insignificante o necessaria, è indispensabile che sia anche una parte dimenticata. Una parte dimenticata che urla, però, la sua volontà di essere riscoperta. Il suo bisogno di essere portata alla luce. Ogni donna coinvolta sceglierà liberamente la parte di corpo da ritrarre. Quel frammento di pelle dimenticata pronto a emergere. I luoghi dove saranno scattate le fotografie saranno quelli più intimi e spontanei, scelti nelle modalità che ognuna delle partecipanti considererà più adatte per raccontare se stessa. A ogni immagine sarà abbinata la voce della donna il cui frammento di corpo verrà ritratto. Dal singolare al molteplice, in un caleidoscopio di riscoperte.”
ASCOLTA.
GUARDA.
WORK IN PROGRESS 2014 – 2015 – […]